Il Chiostro è un’associazione che vuol promuovere la cultura, la pratica e la regolamentazione della trasparenza nella rappresentanza degli interessi.
Il Chiostro è stata iscritta dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’elenco delle associazioni professionali che rilasciano attestato di qualità.
Il Chiostro ha fondato nel 2011 l’unico network delle associazioni dei lobbisti dei Paesi dell’Unione Europea P.A.C.E. (Public Affairs Community of Europe)
Abbiamo scelto di chiamare la nostra associazione “Il Chiostro” non solo per ricondurre l’etimologia della parola “lobby” alla sua vera origine nella lingua latina: “lobby” viene da “lobium”, che significa “chiostro”, un luogo che evoca qualcosa di più nobile della sala d’albergo o del corridoio. Ma, con questa scelta, abbiamo anche voluto indicare la necessità di impegnarci affinché l’attività lobbistica sia trattata col rispetto e la dignità che spetta ad una professione seria e complessa. In Italia il termine lobby è quasi sempre utilizzato con una connotazione negativa. A volte è sinonimo di poteri occulti, inafferrabili, pervasivi e ramificati che alterano il funzionamento del processo decisionale democratico. A volte è usato anche come sinonimo di corruzione. Quando non si sa a cosa attribuire mancate decisioni o decisioni sbagliate da parte dei pubblici poteri si ricorre a questa semplificazione:” è colpa delle lobby”. È una sorta di formula magica che tutto pretende di spiegare ma che spesso serve solo a sgravare chi la utilizza dalla fatica di andare a fondo dei problemi.
“Il Chiostro” vuole contribuire a modificare questo approccio semplicistico e manicheo al lobbismo, con quattro obbiettivi:
- diffondere i valori e la cultura del pluralismo e di una democrazia aperta al dialogo con chiunque abbia legittimi interessi da rappresentare ai pubblici decisori;
- delineare una precisa identità dell’attività di lobbying, distinguendola da altre con cui è tuttora confusa e a cui è impropriamente assimilata e diffonderne le caratteristiche peculiari nell’opinione pubblica;
- ottenere una regolamentazione chiara, semplice e non viziata da pregiudizi;
- contribuire ad un’adeguata formazione professionale interdisciplinare e basata su solidi valori etici dei lobbisti.
Siamo convinti che le decisioni nell’interesse del Paese non possano formarsi adeguatamente senza l’ascolto degli interessi diffusi.
Quanto più i pubblici decisori avranno un dialogo sereno, costruttivo e codificato con chi rappresenta gli interessi, tanto più potranno essere in grado di decidere meglio e con maggiore libertà.
Non vogliamo che le lobby si sostituiscano alla politica né vogliamo che le lobby riducano lo spazio della politica. Vogliamo una politica più alta e forte proprio perché arricchita dal contributo di idee che i rappresentanti di interessi possono introdurre nel circuito decisionale.
Il Chiostro raccoglie:
- lobbisti associazioni e società di lobby che curano gli interessi di aziende private e pubbliche;
- lobbisti delle istituzioni che curano interessi delle varie articolazioni dello Stato;
- lobbisti che rappresentano interessi di associazioni, enti e organizzazioni che non hanno obiettivi di profitto economico;
- docenti, ricercatori e studiosi della tematica relativa all’attività di rappresentanza degli interessi.